Quando si pronuncia la parola amore spesso si pensa alle stelline e ai fuochi d’artificio che si
provano quando si sente attrazione per qualcuno, si esce insieme per i primi tempi, l’intesa è
meravigliosa, si vive l’ebbrezza della scoperta reciproca e l’orizzonte si tinge di sogni da
realizzare insieme.
Il vocabolario che abbiamo a disposizione non ci aiuta a preservarci dalla delusione del fatto
che quello appena descritto non è altro che la prima fase di una relazione amorosa, che
sarebbe più corretto chiamare infatuazione, lasciando la parola amore per descrivere un
sentimento ben più profondo, radicato e duraturo.
Tra i tanti problemi che una coppia può trovarsi ad affrontare, alcuni sono molto comuni. Tra
questi, spesso c’è la confusione tra l’infatuazione iniziale e lo sviluppo di una relazione: a
volte in uno o in entrambi i partner si crea l’aspettativa di uno scambio che non perda mai
quel sapore inebriante dell’inizio. Restare aggrappati alle idealizzazioni può creare grandi
difficoltà nella relazione. E’ come se guardando un film si restasse fissati sul primo
fotogramma senza volerne seguire lo sviluppo. Inoltre, le aspettative sono dei veri killer della
relazione, che aprono la strada al recriminare e al focalizzarsi troppo spesso sul bicchiere
mezzo vuoto.
Altre volte i problemi sono dovuti “semplicemente” ad incomprensioni, cioè a difficoltà di
comunicazione. Anche qui possiamo in parte prendercela con la nostra educazione che non ci
insegna come comunicare in modo efficace. Ci illudiamo che per capirci sia sufficiente
scambiare parole, ma non è affatto così! Nello scambio transitano molti più elementi che non
le sole parole! Inoltre, spesso quello che s’intende dire all’altro è tra le righe, e a volte non è
chiaro nemmeno per chi sta parlando! Ad esempio, reclamare per l’ennesimo calzino fuori
posto può voler dire “possibile che non mi ascolti e non rispetti il mio spazio?”
Non è affatto scontato riuscire a co-costruire uno spazio di vita da condividere, tanto più se
consideriamo che nessuno ci ha mai insegnato come si fa. I modelli che abbiamo, a partire
dai nostri genitori per andare poi a ritroso nella storia, riguardano epoche molto diverse dalla
nostra. La religione ed i suoi sacramenti avevano un peso maggiore sulla vita della gente, i
ruoli maschili e femminili erano più definiti, e fino ad un secolo fa il legame matrimoniale
aveva ben poco a che fare con i sentimenti.
Oggi invece si va per tentativi, ma è importante per questo fornirsi degli strumenti per
riuscire al meglio. La coppia è “un elemento vivo”, che nasce, si sviluppa, si trasforma, ed ha
bisogno di essere nutrito. Vivere in coppia e amare qualcun altro è un’arte che si può apprendere e coltivare!
Le persone crescono e cambiano, e così anche la relazione tra loro. Questo spesso avviene
attraversando dei momenti di crisi, che rappresentano ogni volta l’opportunità di mettere in
discussione lo stato delle cose e di trasformarlo, di migliorarlo. Ma quando questo riesce
difficile e si arriva al punto in cui la coppia rischia di scoppiare, rivolgersi ad uno specialista
può essere la chiave di svolta. Molto spesso bastano pochi incontri con uno psicoterapeuta
per venire a capo dell’intoppo e sbloccarlo, rimettendo in circolo le risorse personali ed un
funzionamento efficace del “sistema- coppia”.
Pubblicato su Okkio, Periodico bimestrale, N. 02, Anno III, Marzo 2011
Commenti recenti